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1a domenica di Quaresima.B

Introduzione alle letture

Prima lettura

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8Dio disse a Noè e ai suoi figli con lui: 9«Quanto a me, ecco io stabilisco la mia alleanza con voi e con i vostri discendenti dopo di voi, 10con ogni essere vivente che è con voi, uccelli, bestiame e animali selvatici, con tutti gli animali che sono usciti dall'arca, con tutti gli animali della terra. 11Io stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più distrutta alcuna carne dalle acque del diluvio, né il diluvio devasterà più la terra».

12Dio disse:

«Questo è il segno dell'alleanza,
che io pongo tra me e voi
e ogni essere vivente che è con voi,
per tutte le generazioni future.
13Pongo il mio arco sulle nubi,
perché sia il segno dell'alleanza
tra me e la terra.
14Quando ammasserò le nubi sulla terra
e apparirà l'arco sulle nubi,
15ricorderò la mia alleanza
che è tra me e voi
e ogni essere che vive in ogni carne,
e non ci saranno più le acque per il diluvio,
per distruggere ogni carne.

|title=Prima lettura - Gen 9,8-15}Gen 9,8-15(brano){/modal}

L’alleanza fra Dio e Noè liberato dalle acque del diluvio.
Nella narrazione dell’alleanza di Dio con Noè si delinea il secondo dei quattro patti che Dio instaura con l’uomo secondo la cosiddetta Tradizione Sacerdotale (VI secolo a.C.). Il primo collega Dio ad Adamo, cioè a ogni uomo «immagine e somiglianza di Dio» (Gen 1,26); il secondo mette in relazione Dio, l’uomo peccatore perdonato e il cosmo in una nuova, armoniosa creazione (Gen 9); il terzo è destinato ad Abramo, sorgente della benedizione per Israele ed è sancito dalla circoncisione (Gen 17); il quarto unisce al Sinai il Signore liberatore e il popolo liberato che si impegna con il Decalogo e soprattutto con il sabato a ringraziare il suo Dio per il dono ricevuto (Es 20). Rinata dal «battesimo» del diluvio, simbolo delle forze del male e del caos, l’umanità sente la vicinanza di Dio, che si dona senza chiedere contropartite. È grazia pura e totale questa salvezza: anche il segno non è richiesto all’uomo, ma è donato da Dio che lo fa splendere nei suoi cieli, l’arcobaleno (v. 13).

Seconda lettura

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18perché anche Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nel corpo, ma reso vivo nello spirito. 19E nello spirito andò a portare l'annuncio anche alle anime prigioniere, 20che un tempo avevano rifiutato di credere, quando Dio, nella sua magnanimità, pazientava nei giorni di Noè, mentre si fabbricava l'arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate per mezzo dell'acqua. 21Quest'acqua, come immagine del battesimo, ora salva anche voi; non porta via la sporcizia del corpo, ma è invocazione di salvezza rivolta a Dio da parte di una buona coscienza, in virtù della risurrezione di Gesù Cristo. 22Egli è alla destra di Dio, dopo essere salito al cielo e aver ottenuto la sovranità sugli angeli, i Principati e le Potenze.

|title=Seconda lettura - 1Pt 3,18-22}1Pt 3,18-22(brano){/modal}

Quest’acqua, come immagine del battesimo, ora salva anche voi.
In questa specie di catechesi battesimale Pietro, dopo essersi riferito alla radice del battesimo, la morte e la risurrezione del Cristo, sviluppa la sua interpretazione allegorica sulla figura e sulla vicenda di Noè. «Quest’acqua, come immagine del battesimo, ora salva anche voi; non porta via la sporcizia del corpo, ma è invocazione di salvezza... in virtù della risurrezione di Gesù Cristo» (v. 21).

VANGELO

Mc 1,12-15

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12E subito lo Spirito lo sospinse nel deserto 13e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.

Credete nel Vangelo

14Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, 15e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

|title=Vangelo - Mc 1,12-15}Mc 1,12-15(brano){/modal}

Gesù, tentato da satana, è servito dagli angeli.
Questo annunzio fondamentale con cui Gesù apre la sua predicazione pubblica comprende quattro temi: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo» (v. 15). Fermiamoci solo sull’imperativo «convertitevi!». Nello spirito dell’Antico Testamento questo verbo contiene l’invito all’uomo integrale, mentalità e attività, a rispondere al Dio che lo chiama con un’inversione di rotta, La conversione è, allora, la sintesi dell’intera esperienza cristiana. Come ricopre tutto l’insegnamento centrale di Gesù, così riassume la vita cristiana. Dalla conversione nasce un mondo nuovo di rapporti tra Dio e l’uomo, tra l’uomo e il suo prossimo e tra l’uomo e l’universo. La narrazione elementare della tentazione di Gesù secondo Marco, ben diversa dalle tre scene solenni di Matteo e Luca, pone al centro Gesù «che stava con le fiere». E quasi la pittura d’un orizzonte paradisiaco (Gen2 e Is 11): un mondo pacificato in cui l’Adamo nuovo e perfetto, Cristo, ristabilisce l’armonia infranta dall’Adamo peccatore.




 

©testi da Messale Festivo-EDIZIONI SAN PAOLO


 
 
 
 
 

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