Il digiuno si prolunga…
4 marzo 2020
Una Quaresima strana quella di quest’anno e tale si mantiene, ancora senza celebrazioni pubbliche, con strade e piazze e chiese poco frequentate: la gente se ne sta in casa.
Non dimenticate che comunque anche la nostra chiesa durante il giorno è aperta, come di consueto e un giretto ogni tanto ci farà soltanto bene.
Si sa che il digiuno sviluppa la fame e il desiderio di pane. Anche questa forzata mancanza della Messa dovrebbe avere lo stesso effetto. Solo quando ci vengono a mancare, si comprende il valore di certi beni.
D’altra parte, se l’Eucaristia è insostituibile, ricordiamo che lo stile eucaristico non si trova solo nella Comunione e che la santificazione della domenica va al di là della partecipazione all’Eucaristia. Mi spiego. Con la presente emergenza stiamo di più in famiglia. Abbiamo quindi più tempo per pregare insieme e riannodare i rapporti e anche maggiore possibilità di impegno nelle opere di carità.
Certo, non c’è bisogno di sospendere l’Eucaristia per fare questo. Se comunque il brutto guaio attuale, col forzato digiuno eucaristico che lo accompagna, ci porta alla preghiera in famiglia, a recuperare il buon clima della “chiesa domestica” e, perché no?, anche ad aprirci alla misericordia di Dio e al sacramento del perdono - confessione, potremo dire a maggior ragione che tutto il male non viene per nuocere.
E allora buon digiuno, ma anche buona fame a tutti noi.
don Claudio