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E' in distribuzione alle famiglie della parrocchia il Notiziario Parrocchiale relativo al periodo di Avvento e Natale 2022

“Attendere: infinito del verbo amare”

CopertinaIl tempo dell’Avvento ci richiama una dimensione fondamentale della vita: quella dell’attesa. Non si tratta solo dunque di una preparazione più o meno frenetica al Natale.

In un tempo in cui siamo abituati ad avere tutto e subito, riscoprire il valore dell’attesa è un’opportunità davvero grande.

La vita è un unico avvento. Tutto è preparatorio, è continuare verso Colui, che nel suo avvento ogni giorno viene sempre più vicino a noi: Dio” (K. Rahner)

Non si tratta di aggiungere cose in più da fare quanto di aprire gli occhi e il cuore nella quotidianità per accorgermi della presenza del Signore che mi viene incontro; è guardare con fede all’eternità e scoprire che Dio ha già iniziato a celebrare il suo Avvento nel mondo e in te.

È questo il fondamento della gioia e della pace cristiana.

Ci accompagnano alcuni personaggi: Giovanni Battista, Giuseppe e Maria.

Il Battista è l’uomo della speranza: sa della venuta di “uno più grande di lui al quale non è degno di sciogliere i lacci dei sandali”, lo annuncia e si fida anche se, vedendo Gesù, non rispecchia fino in fondo le sue aspettative. In fondo non è così anche per noi? Ognuno ha attese e speranze ma non sappiamo se e come queste speranze si realizzeranno. Giovanni Battista ci insegna la speranza.

Giuseppe, lo sposo di Maria, l’uomo dei sogni. Sogna una vita “normale” e si vede sconvolti i piani dalle parole di Maria “incinta per opera dello Spirito Santo”. Si fida di lei e si fida di un sogno: “Giuseppe, figlio di Davide non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo” (Mt 1,20). Giuseppe non scappa, obbedisce al sogno che è più grande di lui e si apre al progetto di Dio. Sognare non è da bambini, è “recuperare la vita interiore e spirituale come luogo in cui Dio ci incontra e ci salva” (papa Francesco). Giuseppe ci insegna a sognare.

Maria è la donna del SI’. Non nasconde all’arcangelo Gabriele tutti i suoi dubbi e paure ma si fida e si affida.

Ai grandi SI’ della vita ci si arriva attraverso tanti piccoli sì detti ogni giorno” diceva Santa Teresa di Calcutta. Troppo spesso mettiamo Maria sull’altare ma distante da noi, un esempio irraggiungibile; lei invece ci ricorda che dire di sì a Dio è possibile e, anche se ti sconvolge i piani, dà pienezza alla vita. Maria ci insegna a dire di sì.

Un’attesa in cui non siamo soli dunque ma illuminati da queste figure che ci ricordano come “Cristo non toglie nulla e dona tutto” (Benedetto XVI).

Buon avvento a tutti allora nella consapevolezza che “attendere è l’infinito del verbo amare!” (mons. Tonino Bello).

Don Andrea e don Gabriele

 

Il notiziario è' visualizzabile anche in formato pdf a questo link:


 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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