Carissimo don Claudio e amici tutti della parrocchia del Sacro Cuore, come state?
Vi penso sempre con profondo affetto e stima grande!
Qui a Kampala va tutto bene, abbiamo appena superato il giuramento del presidente neoeletto, per la sesta volta al potere (dal 1986), si temeva molto in quei giorni, la città era armata fino ai denti, c’erano soldati ad ogni piè sospinto. Forse chi temeva di più era proprio il presidente che per “sicurezza” (non si sa di chi) oltre a disseminare la città di soldati, ha anche fatto arrestare e condannare per alto tradimento il leader dell’opposizione. Dittatura allo stato puro, con la dolce maschera della democrazia. Ma quale democrazia?
La gente, però, è stata oltremodo disciplinata, chiusa in un silenzio che a me ha inquietato. E’ da febbraio, dai giorni delle elezioni, cioè, che la gente non risponde a nessuna domanda, evita qualunque discorso politico. Una disciplina e un silenzio purtroppo dettati dalla paura. Ho cercato di “forzare la mano” con Vincent, il leader di uno dei cori della mia attuale parrocchia (Nostra Signora d’Africa) con cui ho un po’ di confidenza, perché volevo cercare di tirare fuori un pensiero, un’opinione, un’eventuale presa di posizione. Ma dopo tanto, l’unica cosa che è riuscito a farsi scappare è stato “Sister, one day we shall overcome” … guarda caso le stesse parole dell’inno dei sindacati afro-americani nel sud degli Stati Uniti e dell'attivismo per i diritti civili. Ammiro la pazienza di questa gente e la determinazione a rimanere in pace anche se gli animi, soprattutto dei giovani universitari, bollono.
Vi scrivo anche e soprattutto perché all’inizio del mese di maggio ho ricevuto la vostra offerta di 1.400 Euro per il progetto di aiutare i bambini a studiare. Vi ringrazio di cuore per la vostra generosità soprattutto in questi tempi così difficili anche in Italia. Grazie perché so che la maggioranza di voi non ha dato dal superfluo ma ha rinunciato a qualcosa di essenziale per aiutare un bambino a studiare. Grazie perché così facendo state aiutando l’Uganda a costruirsi un futuro.
Qui in Uganda il secondo trimestre inizierà il 6 giugno, e con la vostra offerta abbiamo assicurato a 12 bambini appartenenti a famiglie molto povere, la possibilità di frequentare il secondo e il terzo trimestre pagando le tasse scolastiche, materiale scolastico e un pasto al giorno all’interno della scuola. A nome di questi ragazzi e delle loro famiglie, il mio ringraziamento più sincero a tutti e a ciascuno di voi.
Continuiamo a sostenerci reciprocamente con la preghiera.
Un abbraccio grande nella tenerezza di Dio.
vostra sorella
Maria Luisa